Demodicidosi in un bambino con infezione da HIV.

Come citare

Patrizi A., Trestini D., D’Antuono A., Colangeli V. 1999. Demodicidosi in un bambino con infezione da HIV. Eur. J. Pediat. Dermatol. 9 (1):25-8.

Autori

Patrizi A. Trestini D. D’Antuono A. Colangeli V.
pp. 25-8

Abstract

Il Demodex folliculorum e il Demodex brevis sono acari ospiti naturali del follicolo pilo-sebaceo umano. Lo spettro delle patologie cutanee legate alla presenza di questi parassiti comprende: la pitiriasi follicolare, eruzioni papulo-pustolose del cuoio capelluto, l’acne rosacea, alcune forme di blefariti, la dermatite periorale, le follicoliti pustolose e le placche iperpigmentate. La presenza del Demodex nella cute umana è direttamente proporzionale all’età dell’individuo: infatti nelle persone anziane si trova nella quasi totalità dei casi, mentre nei bambini al di sotto dei 5-10 anni si riscontra eccezionalmente. Questa situazione è probabilmente dovuta alla ridotta attività delle ghiandole sebacee nel periodo infantile; infatti la più alta concentrazione di Demodex si ritrova nelle zone corporee dove le ghiandole sebacee sono numerose e la produzione di sebo è abbondante (pieghe naso-labiali, naso, fronte, regioni periorali). Gli Autori riportano un caso di demodicidosi in un bambino di 7 anni, HIV positivo dalla nascita, avendo contratto l’infezione per via verticale dalla madre tossicodipendente. L’esame obiettivo dermatologico evidenziava la presenza di lesioni papulo-nodulari localizzate al volto, collo, spalle e scollato. L’applicazione di metronidazolo topico ha provocato un peggioramento del quadro clinico, che si è invece risolto dopo trattamento con crotamitone topico. La compromissione della funzionalità del sistema immunitario è una condizione che favorisce la moltiplicazione del Demodex: infatti i rari casi di demodicidosi nell’infanzia fino ad ora riportati in letteratura riguardano prevalentemente bambini con marcato deficit immunitario, quali portatori di leucemia in trattamento chemioterapico e bambini con infezione da HIV. La maggior parte degli Autori ritiene che le alterazioni del sistema immunitario proprie della sindrome da immunodeficienza acquisita permettano a questo commensale della cute di proliferare fino al punto di provocare una patologia; altri, invece, sostengono che si sviluppi una inusuale ipersensibilità nei confronti dell’acaro stesso.

Parole chiave

Demodicidosi, AIDS