Capelli impettinabili (pili trianguli et canaliculi).
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Come citare
Abstract
Sindrome dei capelli impettinabili e pili trianguli et canaliculi sono due termni interscambiabili usati per indicare un'alterazione dei capelli caratterizzata clinicamente da capelli difficili da pettinare e microscopicamente da una forma triangolare della sezione trasversa dei capelli che, se osservati lungo il loro asse maggiore, presentano un solco per la loro intera lunghezza; sindrome dei capelli di vetro filato è un altro termine usato per descrivere la sindrome dei capelli impettinabili. Questa condizione, segnalata per la prima volta nel 1973 (1), può trasmettersi in modo autosomico dominante, ma molti casi sono sporadici. Nel caso descritto da Herbert et Al. (4) due figli sono affetti dalla sindrome mentre i genitori sono apparentemente normali; ma l'esame dei capelli al SEM mostra le caratteristiche della sindrome oltre che nei due fratelli, anche nel padre. La sindrome si evidenzia in genere nel primo anno di vita (2) con capelli bindo-argentei, secchi, ricci, lucidi e soprattutto con l'impossibilità di pettinarli; questi aspetti tendono a migliorare con il passare dei decenni (5); la quantità dei capelli e la loro resistenza alla trazione sono normali. Al microscopio ottico i capelli possono sembrare normali oppure mostrare dei tratti scuri lungo la linea mediana, che tradiscono il solco osservabile al SEM. Al SEM una notevole percentuale di capelli presenta il caratteristico solco longitudinale; la sezione trasversa del capello è irregolare, più spesso triangolare o reniforme, ma può essere normale (3).
La sindrome dei capelli impettinabili non si associa di solito a turbe di altri organi né ad alterazioni neuropsichiche, ma può essere associata ad altre sindromi come la displasia ectodermica, anomalie dello smalto (6) e oligodonzia, displasia retinica/distrofia pigmentaria, anomalie delle dita, cataratta giovanile (5).