Dermatite lichenoide anulare giovanile (ALDY).
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Come citare
Abstract
Individuata da Annessi e Paradisi nel 2003 (1), ne sono stati descritti finora meno di 60 casi nella letteratura mondiale, ma la sua incidenza aumenterebbe se si bioptizzassero tutti i casi in cui si sospetta clinicamente sclerodermia superficiale o micosi fungoide in chiazze, due affezioni che hanno un andamento clinico simile a quello di ALDY. Descritta inizialmente nel bacino del mediterraneo è stata in seguito segnalata anche in America (6), Giappone (4) e altrove; non mostra preferenze di sesso (33 M, 25 F), l’età media alla diagnosi è quella peripuberale, ma varia tra 2 (4) e 79 (3) anni. Non se ne conosce la causa anche se sono state chiamate in causa vaccinazione per epatite B (7), Borrelia (8), allergia da contatto (2) micosi fungoide (5).
La sede interessata è quasi sempre la metà inferiore del tronco e le lesioni sono singole o poche, comunque contabili. Si tratta di lesioni eritematose, a contorni abbastanza netti, che si allargano centrifugamente; le lesioni mature hanno un’estensione di 5-20 cm, un orlo periferico più rosso, talora brunastro, mentre al centro la flogosi tende a scomparire lasciando un esito ipopigmentato. Dopo anni la singola lesione regredisce completamente senza esiti, ma di solito compaiono nuove lesioni che ripercorrono le stesse tappe, per cui il decorso della malattia è cronico, potendo durare, come nel nostro caso, più di 10 anni. L’esame istologico presenta a livello epidermico ipercheratosi a canestro, strato granuloso normale, creste epidermiche allungate o squadrate secondo lo stadio evolutivo, degenerazione vacuolare e necrosi cheratinocitaria esclusive o prevalenti a livello della base dermica delle creste e, nel derma superficiale, infiltrato lichenoide a banda policlonale (1). (...).