Sindrome lupoide causata da adalimumab.

Come citare

Milano A., Bonifazi E. 2016. Sindrome lupoide causata da adalimumab. Eur. J. Pediat. Dermatol. 26 (3):190-1.

Autori

Milano A. Bonifazi E.
pp. 190-1

Abstract

Gli inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF) frequentemente inducono la formazione di anticorpi antinucleo e andiDNA nativo, ma possono anche indurre reazioni lupoidi clinicamente evidenti nello 0,2% dei casi (4). Perché si parli di reazione lupoide farmaco-indotta devono essere soddisfatti i seguenti criteri: presenza di uno o più sintomi di lupus eritematoso discoide, subacuto o sistemico, assenza di lesioni di lupus nella storia precedente, assunzione di un farmaco che notoriamente è responsabile di reazioni lupoidi e scomparsa delle manifestazioni con la sospensione del farmaco. Tra gli anti-TNF l’infliximab è quello che provoca più frequentemente tali reazioni, mentre l’etanercept è quello che le provoca di meno; le femmine sono colpite 10 volte più frequentemente dei maschi e l’età media è di 44,9 anni (3).
La sindtrome lupoide da anti-TNF si manifesta in genere con lesioni cutanee e articolari e insorge in media dopo 11 mesi dall’inizio della terapia (3). Le manifestazioni cutanee consistono in eruzioni maculo-papulose, talora figurate come nel nostro caso, eritemi in sedi fotoesposte, alopecia. Possono essere presenti sintomi generali come febbricola, artralgie, astenia o sintomi miositici con elevazione di enzimi muscolari (1); i sintomi non regrediscono immediatamente alla sospensione dell’anti-TFN, ma migliorano significativamte in un periodo compreso fra tre settimane e sei mesi. (...).

Parole chiave

Lupus subacuto, Adalimumab, Psoriasi artropatica