Herpes simplex zosteriforme seguito da Herpes simplex recidivante.
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Come citare
Abstract
In letteratura sono note infezioni zosteriformi da virus herpes simplex (VHS), sia di tipo primario che post-primario (1, 3, 5, 6). In questo caso non siamo in grado di dire se il primo episodio, particolarmente esteso, sia stato un’infezione primaria o postprimaria perché al momento della presa in carico del paziente era passato troppo tempo dal primo episodio per ricercare IgM specifiche, ma riteniamo probabile che il primo sia stato un’infezione primaria, per la significativa estensione, molto maggiore rispetto ai due episodi successivi. Numerosi dati sperimentali dimostrano che l’infezione zosteriforme da VHS è legata al percorso che il virus compie dal ganglio nervoso sensoriale alla cute e non viceversa; anche in caso di infezione primaria il VHS comunque penetrato nell’organismo arriva prima al ganglio nervoso residenziale e poi da questo si porta alla cute dando le manifestazioni zosteriformi; è stato anche dimostrato che l’andirivieni del VHS dalla cute al ganglio nervoso e viceversa si verifica lungo le cellule di Schwann della guaina perineurale (2, 4). L’infezione zosteriforme da VHS dimostra il neurotropismo del VHS che è testimoniato anche dalle parestesie dolorose che l’accompagnano e dalle note complicanze encefalitiche che possono complicare l’infezione da VHS.
Questo caso dimostra anche che non è sempre facile differenziare le manifestazioni cliniche dell’herpes zoster da quelle dell’herpes simplex; bisogna pensare alla possibilità che un’eruzione zosteriforme sia legata al VHS quando come nel nostro caso, il bambino non ha avuto contatti con il VVZ selvatico e vaccinale e questa storia è confermata dall’assenza di anticorpi anti-VVZ.