Linfoma B linfoblastico primitivo cutaneo.

Come citare

Milano A., Cerroni L. 2017. Linfoma B linfoblastico primitivo cutaneo. Eur. J. Pediat. Dermatol. 27 (1):62-3.

Autori

Milano A. Cerroni L.
pp. 62-3

Abstract

I linfomi non-Hodgkin sono rari nel bambino in cui rappresentano il 6% di tutte le neoplasie maligne (4). L’interessamento cutaneo nel linfoma non-Hodgkin infantile può essere primitivo oppure secondario a localizzazioni extracutanee; in questo secondo caso le lesioni cutanee hanno una duplice importanza: sono la spia di una manifestazione sistemica e la loro risposta alla terapia antiblastica permette di valutarne l’efficacia anche sulle localizzazioni extracutanee (3). In caso di linfoma cutaneo primitivo non ha senso una terapia locale vista la generalizzazione della malattia; la diagnosi deve essere precoce perché l’inizio tempestivo della terapia migliora la prognosi specialmente in forme aggressive come il linfoma B linfoblastico (1). Devono far sospettare questa diagnosi la localizzazione craniofacciale (2, 5), la crescita rapida e l’infiltrazione della lesione.

Parole chiave

Linfoma B, Cutaneo primitivo, bambino