Dermatite perilesionale post-piodermite.

Come citare

Garofalo L. 2017. Dermatite perilesionale post-piodermite. Eur. J. Pediat. Dermatol. 27 (3):186-7.

Autori

Garofalo L.
pp. 186-7

Abstract

Nel 2008 abbiamo descritto due bambini che dopo una banale piodermite bollosa hanno presentato intorno agli esiti ipomelanici della malattia lesioni eritemato-infiltrative in placche anulari, autorisolutive in una decina di giorni e non recidivanti. La morfologia delle lesioni ricordava l’eritema polimorfo e per questo motivo abbiamo parlato di dermatite polimorfa perilesionale (2). Ma la distribuzione asimmetrica delle lesioni che si verificano alla periferia degli esiti di lesioni piodermitiche non ha nulla a che vedere con l’eritema polimorfo, ricordando invece per localizzazione e tempi di insorgenza la sensibilizzazione sperimentale della dermatite allergica da contatto, l’ipersensibilità a zanzara e le reazioni allergiche a tatuaggi.
Nella sensibilizzazione sperimentale da contatto quando si applica una soluzione concentrata di un allergene sulla cute, dopo un periodo di 7-10 giorni, necessario perché il sistema immunitario produca un clone di linfociti in grado di riconoscere e reagire con l’allergene, si ha il cosiddetto flare up, cioè la riaccensione del sito cutaneo su cui si era applicato l’allergene. Il flare up è attribuito all’incontro tra i linfociti circolanti sensibilizzati all’allergene in causa con i residui dello stesso allergene rimasti nel sito della prima applicazione. Dal momento del flare up in poi soluzioni molto più diluite dell’allergene applicate su qualsiasi punto della superficie cutanea provocano una dermatite allergica da contatto (4).
Qualcosa di simile si verifica nell’ipersensibilità a zanzara in cui concomitano reazioni allergiche immediate e ritardate (3). Spesso i pazienti con ipersensibilità a zanzara riferiscono che in seguito alla puntura di una sola zanzara si riaccendono tutti i siti delle precedenti punture. Inoltre abbiamo documentato casi pediatrici di ipersensibilità a zanzara che insorgono in inverno (1) in assenza certa di zanzare e abbiamo attribuiti questi casi alla recente insorgenza di ipersensibilità a zanzara: quando questo evento si verifica in inverno succede che compaiono reazioni da ipersensibilità fuori stagione e abbiamo attribuito questo evento alla persistenza di allergeni di zanzara nella cute sede di pregresse punture estive che non erano state clinicamente notate perché a quell’epoca non esisteva ancora lo stato di ipersensibilità a zanzara.
Ipotizziamo che lo stesso meccanismo patogenetico si applichi in caso di infezioni cutanee per esempio da Stafilococco aureo, di cui sono note le capacità allergizzanti soprattutto nel soggetto atopico: durante l’infezione il soggetto potrebbe sensibilizzarsi e in fase di remissione il clone linfocitario circolante, venendo a contatto con i residui allergenici presenti in sede di infezione potrebbe dare origine alle lesioni eritemato-infiltrative da noi osservate. Queste lesioni non sono pomfoidi, escludendo una reazione IgE mediata, ma neanche eczematose; sono note però reazioni eritemato-infiltrative in soggetti con reazioni allergiche ritardate al colore rosso del tatuaggio (5).

Parole chiave

Piodermite, Dermatite da contatto, Perilesionale