Difficoltà nella diagnosi di tricoepiteliomi multipli sporadici.

Come citare

Bonifazi E. 2017. Difficoltà nella diagnosi di tricoepiteliomi multipli sporadici. Eur. J. Pediat. Dermatol. 27 (4):254-5.

Autori

Bonifazi E.
pp. 254-5

Abstract

I tricoepiteliomi multipli possono presentare alcune difficoltà diagnostiche sia dal punto di vista clinico che istologico. Da un punto di vista clinico la diagnosi differenziale nel bambino va fatta con il mollusco contagioso, le verruche piane, gli angiofibromi della sclerosi tuberosa, la cheratosi follicolare e i milia. Il mollusco contagioso può localizzarsi intorno al naso, ma raramente è bilaterale e simmetrico fin dall’inizio. Con il passare del tempo alcuni elementi di mollusco contagioso regrediscono spesso passando per una fase infiammatoria; inoltre gli elementi più grossi hanno una caratteristica depressione. Questa ombelicatura secondo alcuni Autori (1, 4) si può vedere più precocemente negli elementi più piccoli con l’aiuto del dermoscopio. Invece il tricoepitelioma sarebbe caratterizzato dermoscopicamente (5) da vasi arborizzanti, cisti simil-mila e rosette su sfondo biancastro, ma nel nostro caso abbiamo visto con il dermoscopio solo una massa amorfa non vascolarizzata biancastra. Le verruche piane, oltre alla distribuzione di tipo infettivo in comune con il mollusco contagioso, cioè almeno inizialmente asimmetrica con elementi di diversa dimensione, hanno una superficie piatta e un aspetto opaco. Gli angiofibromi della sclerosi tuberosa almeno inizialmente possono simulare i tricoepiteliomi sia per la distribuzione che per dimensioni e aspetto, però aumentano di numero in minor tempo e almeno qualcuno di essi ha un tipico colore rossastro legato alla componente angiomatosa (2). La cheratosi follicolare interessa le regioni laterali del volto e la superficie estensoria delle braccia, migliora in estate, dà una sensazione di rasposità al tatto e le lesioni sono appuntite (3). I milia sono le lesioni più simili ai tricoepiteliomi, interessano le palpebre inferiori e le guance, hanno un colore più biancastro.
Da un punto di vista istologico la diagnosi differenziale va fatta con il carcinoma basocellulare: nel tricoepitelioma gli aggregati tumorali non sono mai in connessione con l’epidermide e non sono circondati da fessure artificiali, c’è una tendenza alla differenziazione follicolare, lo stroma che circonda gli aggregati cellulari ricorda i corpi papillari mesenchimali e contiene delle fessure.

Parole chiave

Tricoepitelioma, mollusco contagioso, Diagnosi differenziale