Emangioma ulcerato perianale: diagnosi più facile se si osserva il precursore ischemico.
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Come citare
Abstract
L’emangioma infantile può ulcerarsi per vari motivi soprattutto nella regione del pannolino dove sono presenti particolari condizioni di umidità e temperatura che macerano la cute e la rendono più suscettibile all’ulcerazione. L’ulcerazione può essere favorita dall’ischemia che attualmente viene considerata un importante fattore patogenetico dell’emangioma. Un dato che parla a favore dell’ischemia come fattore patogenetico dell’emangioma è l’aspetto clinico iniziale dei precursori neonatali dell’emangioma. Questi precursori possono presentarsi come una macchia rosea oppure come telangettasie all’interno di un’area ischemica oppure più raramente come una chiazza ischemica o ischemica e cianotica. Si tratta di aspetti diversi di una stessa lesione che parte come una chiazza ischemica, all’interno della quale si formano poi delle telangettasie che in seguito confluiscono a dare una chiazza rosea piana; sulla chiazza piana si formano poi delle papule proliferative con il tipico aspetto a fragola (3). Non sappiamo se tutti gli emangiomi passano per queste fasi intermedie, ma abbiamo certamente documentato in alcuni casi queste diverse forme di passaggio dell’emangioma. Quando sorprendiamo clinicamente queste fasi iniziali dell’emangioma, nella maggior parte dei casi assistiamo a una scarsa crescita, per cui molti Autori parlano di emangiomi abortivi o emangiomi a crescita minima.
In letteratura vi sono alcuni casi di ulcere neonatali perianali in cui l’aspetto istologico, la positività del Glut1 (2) e talora la presenza di telangettasie periferiche fanno fare diagnosi di emangioma. In nessuno di questi casi si accenna a una fase ischemica precedente nel periodo neonatale, ma è possibile che tale fase sia passata inosservata, a differenza di quanto abbiamo avuto l’occasione di documentare.