Edema emorragico acuto infantile. A proposito di un caso.

Come citare

Varanaki E., Ladomenou F., Anatoliotaki M., Vlachaki G. 2019. Edema emorragico acuto infantile. A proposito di un caso. Eur. J. Pediat. Dermatol. 29 (3):134-8.

Autori

Varanaki E. Ladomenou F. Anatoliotaki M. Vlachaki G.
pp. 134-8

Abstract

L’edema emorragico acuto infantile è una vasculite leucocitoclastica rara, autolimitantesi, che colpisce il bambino di età inferiore a due anni. Il suo preoccupante quadro clinico è caratterizzato da inizio improvviso, lesioni eritemato-edematose e purpuriche prevalenti al volto e agli arti inferiori e spesso febbre. Sebbene le condizioni generali del paziente siano caratteristicamente buone, la malattia può preoccupare i genitori e anche i medici perché può ricordare una sepsi meningococcica.
Si descrive un caso di edema emorragico acuto infantile in un bambino di 12 mesi che presenta lesioni eritemato-purpuriche degli arti inferiori, piedi compresi. La storia remota non evidenzia particolari problemi, quella recente evidenzia rinite e tosse da 6 giorni. Il paziente è apiretico e le sue condizioni generali sono buone. A prescindere dalle lesioni multiple eritemato-purpuriche associate a edema che non mantiene l’impronta del dito, non si evidenzia alcunché di patologico nel resto della cute e negli altri organi. Gli esami di laboratorio evidenziano leucocitosi neutrofila, piastrinosi e lieve innalzamento degli indici di flogosi, mentre nei limiti della norma sono esami biochimici, immunologici, test della coagulazione ed esame d’urine; non si evidenzia sangue occulto nelle feci, l’emocoltura è negativa e l’ecografia addominale nei limiti. La consulenza dermatologica conferma il sospetto di edema emorragico acuto infantile, per cui il paziente fa terapia sintomatica e viene dimesso dopo una settimana con le lesioni in fase di regressione. Continua settimanalmente per un mese controlli clinici e di laboratorio e la malattia regredisce completamente senza esiti.
Nonostante l’edema emorragico acuto infantile sia raro, va incluso nella diagnosi differenziale delle eruzioni cutanee emorragiche nel bambino di età inferiore a due anni, perché una diagnosi precoce e la benignità della sua prognosi rendono inutili esami ed interventi terapeutici.