Nevo ipermelanico e nevo ipomelanico.

Come citare

Bonifazi E. 2019. Nevo ipermelanico e nevo ipomelanico. Eur. J. Pediat. Dermatol. 29 (3):178.

Autori

Bonifazi E.
pp. 178

Abstract

In letteratura esiste il nevus depigmentosus o nevo acromico. Una lesione identica da un punto di vista clinico ma iperpigmentata viene di solito chiamata macchia caffè-latte, talora con l’aggiunta di innocente. Lesioni iperpigmentate distribuite sull’addome lungo le linee di Blaschko sono chiamate ipermelanosi nevoide a strie e vortici; lesioni ipo-iperpigmentate neviche sono chiamate anche mosaicismi pigmentari. Quest’ultima dizione si riferisce a un meccanismo patogenetico e potrebbe spiegare il caso 1, interpretabile come una didimosi (2) da perdità di eterozigosità di geni contigui su due regioni vicine dello stesso cromosoma. Il termine macchia caffè-latte può creare inutili preoccupazioni in chi è abituato a consultare la rete e il termine mosaicismo pigmentario è piuttosto generico. Se ha ragione di esistere il termine nevo acromico, sarebbe meglio parlare di nevo ipercromico o meglio ipermelanico (1).

Parole chiave

nevo ipermelanico, Nevo ipomelanico, linee di Blaschko, Mosaicismo pigmentario