Cheloide del lobulo auricolare in una giovane nera africana: fattori di rischio e trattamento.

Come citare

Komenan K., Yves B., Alexandre K., Kanga K., Ange A., Isidore K., Elidje E., Abdoulaye S. 2019. Cheloide del lobulo auricolare in una giovane nera africana: fattori di rischio e trattamento. Eur. J. Pediat. Dermatol. 29 (4):206-8.

Autori

Komenan K. Yves B. Alexandre K. Kanga K. Ange A. Isidore K. Elidje E. Abdoulaye S.
pp. 206-208

Abstract

Il cheloide è un’irregolare proliferazione di tessuto fibroso cicatriziale che si sviluppa al di fuori della ferita originaria; oltre che secondario a un trauma o a un’infezione, può comparire spontaneamente. Il piercing dell’orecchio è il più frequente fattore di rischio per la formazione di cheloide. Si descrive un caso di cheloide del lobo auricolare in un’adolescente dopo un secondo piercing eseguito all’età di 13 anni. La ragazza ha già subito due trattamenti chirurgici tradizionali. L’esame dermatologico mostra un cheloide esteso e pruriginoso del lobo e padiglione auricolare. Dopo aver ottenuto un consenso informato dai genitori abbiamo deciso di attuare un trattamento combinato, aggiungendo all’asportazione chirurgica intralesionale terapia corticosteroidea per iniezione locale e pressoterapia, attuando una pressione continua con una clip auricolare. Dopo 18 mesi dall’intervento la ragazza non presenta recidive con un buon risultato clinico ed estetico. Anche se questa strategia terapeutica combinata sembra efficace, la prevenzione, sensibilizzando sia i pazienti che i genitori sulla possibile formazione dei cheloidi, rimane l’opzione più efficace.

Parole chiave

Cheloide, Lobo auricolare, Piercing, Terapia