Ittiosi congenita: 5 casi neonatali e revisione della letteratura.

Come citare

Pontello E., Battajon N., Tormena F., Giovannini M., Buffo M., Mainini N., Visintin G., Favero V., Vendramin S., Galeazzo B., Cutrone M., Lago P. 2020. Ittiosi congenita: 5 casi neonatali e revisione della letteratura. Eur. J. Pediat. Dermatol. 30 (2):104-10.

Autori

Pontello E. Battajon N. Tormena F. Giovannini M. Buffo M. Mainini N. Visintin G. Favero V. Vendramin S. Galeazzo B. Cutrone M. Lago P.
pp. 104-10

Abstract

L’ittiosi congenita (IC) costituisce un vasto gruppo, eterogeneo dal punto di vita eziologico e fenotipico, di malattie della cheratinizzazione; è caratterizzata da un’alterata funzione della barriera cutanea e ha una gravità e una prognosi altamente variabili. Nei neonati con ittiosi grave la conseguenza di questa alterazione di barriera può essere particolarmente allarmante, talora con pericolo di vita, con aumentata suscettibilità a insufficienza respiratoria, infezioni e alterazioni metaboliche importanti a causa dell’aumento del turnover epidermico e della perdita di acqua transepidermica. Si descrivono 3 casi di ittiosi congenita osservati negli ultimi 4 anni nella nostra UTIN. L’attuale lavoro mette in evidenza diversi tipi di presentazione dell’ittiosi nel neonato, descrive le possibili complicanze e le cause di morbidità e mortalità, discute l’approccio terapeutico a questa patologia nel periodo neonatale. I primi due casi sono 2 fratelli con ittiosi arlecchino trattati con successo e senza effetti collaterali con acitretina; il terzo caso è una forma grave di sindrome di Netherton; altri due casi sono neonati con collodion baby. Tutti i casi hanno richiesto ricovero in UTIN per idratazione e trattamenti dermatologici intensivi, alcuni hanno richiesto un supporto respiratorio. Il caso 3 è deceduto a causa di enterocolite necrotizzante e sepsi. Anche se l’ittiosi congenita è rara, è importante che il neonatologo conosca questa malattia eterogenea che può avere una prognosi particolarmente grave nel periodo neonatale. Le forme gravi di IC richiedono ricovero in UTIN e un approccio multidisciplinare per migliorare la prognosi e trattare convenientemente le complicanze. Nell’ittiosi arlecchino bisogna prendere in considerazione la terapia orale con retinoidi.

Parole chiave

Ittiosi congenita, Bambino di collodio, Ittiosi arlecchino, Neonato, Retinoidi orali