Nevo blu del palato duro.

Come citare

Bonifazi E. 2021. Nevo blu del palato duro. Eur. J. Pediat. Dermatol. 31 (2):115-7.

Autori

Bonifazi E.
pp. 115-7

Abstract

Il nevo blu del cavo orale è molto raro, in particolare la sua frequenza nella nostra casistica degli ultimi 50 anni è di 2 casi su 100.000 dermatosi pediatriche. Pur nella sua rarità è il nevo più frequente dopo quello intracorionico – equivalente all’intradermico della cute – tra i nevi melanocitari del cavo orale (3). La sua diagnosi si fonda sul colore bluastro che è dovuto alla presenza di melanina nella profondità del chorion per effetto Tyndall.
Nel bambino possono dare una pigmentazione simile il tatuaggio da amalgama e quello da grafite (4) che si possono escludere abbastanza facilmente in base all’anamnesi. Per questo motivo e per le difficoltà di esecuzione, non è consigliabile fare una biopsia per accertare la diagnosi di nevo blu e tanto meno per escludere l’ipotesi di un nevo blu maligno. A questo proposito alcuni Autori (5) sostengono che tutti i nevi melanocitari del cavo orale dovrebbero essere asportati profilatticamente per il rischio di trasformazione maligna, legato alla costante irritazione cronica della mucosa orale durante l’alimentazione, il lavaggio dei denti ecc. Però le casistiche più ampie sui nevi melanocitari del cavo orale non giungono alle stesse conclusioni (3). Gli Autori di queste casistitiche rivedono 119 casi di nevi melanocitari del cavo orale del registro nazionale olandese raccolti in 25 anni dal 1980 al 2005; nessun paziente fa un melanoma in un periodo di osservazione medio di 8,6 anni.
Questi dati, insieme alla rarità di trasformazione maligna nel nevo blu, all’eccezionalità del melanoma in età pediatrica, all’inesistenza in letteratura di melanoma del cavo orale al di sotto dei 16 anni (6) suggeriscono una condotta conservativa in caso di nevo blu del cavo orale in un bambino, a meno che il nevo non continui a crescere, diventi dolente, sanguini, abbia margini irregolari o dia luogo a dispersione di pigmento nella mucosa circostante (1). Si tratta cioè di conclusioni sovrapponibili a quelle adottate per la melanonichia longitudinale del bambino (2): i nevi del cavo orale, della matrice unguale o di altre sedi particolari vanno bioptizzati seguendo gli stessi criteri per cui si esegue una biopsia nei comuni nevi melanocitari della cute in età pediatrica, acquisiti o congeniti che siano.

Parole chiave

nevo, pigmentato, bocca, bambino