Emangioma capillare lobulare in lattante di 3 mesi: precoce o congenito?
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Come citare
Abstract
La diagnosi differenziale tra emangioma infantile (EI) e granuloma piogenico (GP) è di solito facile soprattutto per la diversa epoca di comparsa. Ma quando il granuloma piogenico insorge nei primi mesi di vita o è addirittura congenito (2) la diagnosi, importante dal punto di vista prognostico e terapeutico, può presentare qualche difficoltà. Il criterio immunoistochimico della positività del GLUT-1 è considerato un importante criterio discriminante perché il GP è negativo a differenza dell’EI che è positivo. Ma questo criterio, molto utile per studi scientifici, serve meno nella pratica clinica, perché per utilizzarlo bisogna fare una biopsia o l’asportazione, pratiche che non si eseguono di solito nell’EI; quando si ricorre all’asportazione vuol dire che si è già deciso clinicamente che è un GP e in tal caso la negatività del GLUT-1 serve solo a confermare la diagnosi clinica di GP.
Quindi la decisione sul comportamento terapeutico da adottare di fronte a un tumore vascolare rimane essenzialmente clinica. In alcuni casi limite, come quello attuale, i criteri clinici più importanti sono (1) la base d’impianto, l’ulcerazione e il sanguinamento. Il GP è di solito peduncolato mentre l’EI è sessile, almeno inizialmente: solo di rado, quando l’EI è molto grosso e si trova in aree di cute lassa, può per effetto gravitario divenire con il passare del tempo peduncolato. Il criterio clinico più importante è però l’ulcerazione con conseguente sanguinamento: l’EI si ulcera raramente, soprattutto nella regione del pannolino e quando si ulcera il sanguinamento non è quasi mai massivo. Invece l’ulcerazione, essendo legata al suo rapido accrescimento, è la regola nel GP, a meno che non si localizzi in aree di epidermide spessa come in regione palmare; e il sanguinamento che consegue all’ulcerazione è di solito copioso allarmando i genitori e spingendo il medico a intervenire.