Lebbra in età pediatrica.
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Come citare
Abstract
La diagnosi di lebbra nel bambino ha numerose implicazioni. Oltre all’obbligo di cercare nella famiglia la sorgente dell’infezione, essa indica che la trasmissione della malattia nella comunità persiste e rappresenta un grave ritardo nel raggiungimento degli obiettivi posti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Programma nazionale di eradicazione della lebbra (PNEL) dell’India. Nonostante l’efficacia della terapia e il lavoro infaticabile di varie organizzazioni governative e non governative il numero dei casi infantili non si è drasticamente ridotto. L’eliminazione della lebbra infantile deve essere una priorità assoluta sia per le deformità e disabilità fisiche che per il trauma psicologico legato al fatto che la malattia è vissuta come uno stigma sociale.
Per questo motivo abbiamo effettuato uno studio retrospettivo di 5 anni, dal 2015 al 2020, rivedendo i casi di età inferiore a 18 anni diagnosticati come lebbra in un centro medico di Navi Bumbay, Maharashtra ed esaminando le manifestazioni cliniche, l’istologia e il risultato terapeutico. Nell’attuale studio l’età media al momento della diagnosi è di 12,95 anni. Il più frequente quadro clinico di lebbra è quello borderline tubercoloide (61% dei casi), seguìto da reazioni lepromatose nel 19,04% e da deformità ad artiglio delle mani e ascessi nervosi nel 14,6%. L’incidenza complessiva dei casi pediatrici è del 17,07%, più alto quindi dell’incidenza nazionale in India che è del 6,87%, forse a causa della modesta entità del campione e del fatto che l’indagine è stata eseguita in un’area endemica.
L’attuale studio evidenzia che la lebbra, specialmente nel bambino, è lontana dall’essere eliminata e richiede quindi una rigorosa strategia volta alla sua eradicazione.