Nevo acneiforme peripuberale.

Come citare

Bonifazi E. 2021. Nevo acneiforme peripuberale. Eur. J. Pediat. Dermatol. 31 (3):169-71.

Autori

Bonifazi E.
pp. 169-71

Abstract

Lesioni acneiche a distribuzione segmentale o lineare si incontrano più frequentemente nel nevo comedonico, che è di solito presente alla nascita o compare nei primi anni di vita (1, 6), anche se le lesioni infiammatorie compaiono più tardivamente, di solito nell’adolescente. Lesioni acneiche lineari o segmentali possono insorgere anche sul nevo di Becker e su nevi epidermici; in questi casi le lesioni acneiche compaiono nell’adolescente.
Sono stati inoltre descritti rari casi di lesioni acneiche lineari che insorgono su cute apparentemente normale, nell’adolescente o nel giovane adulto, ma anche prima della pubertà (6) o addirittura alla nascita (3). Le sedi interessate sono quelle dell’acne volgare, volto e tronco. Quindi anche nei casi di lesioni acneiche segmentali incidono gli stessi fattori patogenetici dell’acne volgare come l’età e la concentrazione delle ghiandole sebacee; per quanto riguarda quest’ultimo fattore non è strano il mancato interessamento del cuoio capelluto, che è assente anche nell’acne volgare.
Ma oltre ai noti fattori che agiscono anche nell’acne volgare, è interessante discutere un altro fattore, caratteristico di queste forme: la distribuzione lineare o segmentale, monolaterale. Tale distribuzione, insieme alla insolita localizzazione all’avambraccio (6) o a una coscia (3), come nel nostro caso, e alla presenza talora alla nascita (3) fanno ipotizzare la presenza in questi casi di un mosaicismo legato a una mutazione post-zigotica.
Munro e Wilkie (5) hanno per primi dimostrato in una forma di acne segmentale del braccio sinistro di un adolescente la presenza solo nella cute interessata di una mutazione del recettore 2 del fattore di crescita fibroblastica, che regola la proliferazione e differenziazione cellulare ed è presente anche nell’epidermide, nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee. La stessa mutazione, se presente nelle cellule germinali, è responsabile della sindrome di Apert, caratterizzata da craniosinostosi e altre alterazioni ossee: i bambini affetti da questa sindrome, quando arrivano alla pubertà, vanno incontro a una grave forma di acne che interessa anche sedi insolite come gli avambracci. Un quadro sovrapponibile al precedente è stato descritto poi da Melnik et Al. (4). Un discorso simile si può fare per la recente scoperta di Levinsohn et Al. (2) della resposabilità di una mutazione somatica di NEK9 in tutti e 3 i casi di nevo comedonico studiati. L’interesse di questi lavori sta anche nella possibilità di comprendere meglio la patogenesi dell’acne, i suoi rapporti con la stimolazione androgenica e con l’attivazione del fattore di crescita fibroblastica.
Il caso attuale è stato descritto per la sua rarità e per l’eccezionale interessamento di una sede non acneica come la coscia.

Parole chiave

nevo, acne