Granuloma facciale asettico idiopatico trattato con doxiciclina.
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Come citare
Abstract
L’IFAG è una malattia rara, esclusivamente pediatrica, a eziologia sconosciuta. L’età d’inizio varia da 8 mesi a 13 anni. Le lesioni caratteristiche sono papule o noduli solitari rosso-violacei localizzati solitamente nel triangolo formato dal lobo dell’orecchio, dall’angolo labiale e dal limite esterno dell’orbita. Il dolore o la febbre sono in genere assenti e le colture sono negative. Anche la sua eziologia è ancora sconosciuta. Alcuni Autori hanno messo in relazione il suo aspetto clinico con la forma granulomatosa della rosacea infantile, nonostante le differenze evolutive (2). La diagnosi è clinica. L’ecografia, quando eseguita, mostra una lesione dermica solido-cistica circoscritta, ipoecogena, parallela alla superficie cutanea, senza depositi di calcio. L’istologia mostra infiltrati infiammatori cutanei che formano granulomi, generalmente composti da linfociti, istiociti, neutrofili e cellule giganti. Anche se la risoluzione spontanea è stata segnalata nell’arco di un anno (1), IFAG è una malattia che tende alla cronicità e questa, insieme alle manifestazioni cliniche, può generare ansia nei genitori che spesso cercano cure. In letteratura è stato descritto un miglioramento con antibiotici sistemici come doxiciclina, claritromicina, ivermectina e metronidazolo. È stato proposto anche un trattamento topico con metronidazolo o ivermectina. Resta comunque aperta la discussione su durata e dosi (3, 4). Gli interventi invasivi come l’escissione chirurgica non sono raccomandati come terapie di prima linea a causa della possibilità di cicatrici.