Trattamento del nevo di Spitz e delle lesioni spitzoidi nel bambino.

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Come citare
Abstract
Scopo. Le lesioni spitzoidi sono classificate in nevi di Spitz, tumori di Spitz e melanomi spitzoidi. Mentre la comprensione dei nevi di Spitz è migliorata, il potenziale maligno dei tumori di Spitz rimane incerto, il che porta a sfide diagnostiche e gestionali. Questo studio valuta la gestione chirurgica dei pazienti pediatrici con sospette lesioni di Spitz.
Metodi. Sono stati analizzati cinquantotto casi pediatrici di sospette lesioni di Spitz. Sono stati raccolti dati demografici, caratteristiche delle lesioni, indicazioni chirurgiche, istopatologia e follow-up. I gruppi istopatologici includevano nevo di Spitz (G1), nevo/tumore di Spitz con atipia lieve (G2), tumore di Spitz con atipia moderata (G3) e melanoma spitzoide (G4). I sottogruppi erano basati sulla necessità di procedure aggiuntive (A) o solo follow-up (B).
Risultati. L’età media dei pazienti era di 14,6 anni, con una predominanza femminile (58%). Le lesioni erano comunemente localizzate sugli arti (51%), sul torace (35%) e sulla testa (9%). I risultati istopatologici erano: 37 (64%) nevi di Spitz (G1), 9 (15%) nevi/tumori di Spitz (G2), 11 (19%) tumori di Spitz (G3) e 1 caso di melanoma spitzoide (G4). Sono state necessarie procedure aggiuntive in 5/9 (55%) in G2, 10/11 (91%) in G3 e 1/1 in G4, per lo più comportanti l’allargamento del margine. In tutti i casi di G2 (5/5) e nella maggior parte di G3 (8/10), l’ampliamento dei margini è risultato inutile.
Conclusione. La diagnosi di sospetto tumore di Spitz nei bambini spesso manca di chiarezza, portando a decisioni terapeutiche influenzate dall’esperienza dei medici piuttosto che da linee guida standardizzate. L’allargamento del margine dovrebbe essere limitato ai casi con tumori di Spitz atipici di alto grado. Inoltre, è necessario tenere sempre in considerazione altri fattori, come considerazioni estetiche e potenziali complicazioni, soprattutto nelle aree visibili.