Nevo eruttivo fascicolato su cicatrice di acne cistica.

Abstract

Un ragazzo di 15 anni che abbiamo seguito a lungo perché affetto da acne cistica, è trattato con isotretinoina, va poi incontro a sindrome S.A.P.H.O. e quindi guarisce con gravi esiti cicatriziali. Dopo 6 mesi dalla fine della terapia con isotretinoina viene a visita perché ha notato tre lesioni pigmentarie sul tronco. All'esame obiettivo si notano gli esiti cicatriziali dell'acne cistica: sul dorso sono presenti due nevi con aspetto parzialmente lineare su cicatrici; in regione sternale all'altezza dei capezzoli si nota all'interno di una cicatrice un nevo melanocitario largo circa 2 cm e alto 6 mm nel corpo centrale tondeggiante, da cui si dipartono verso sinistra e verso destra due lesioni pigmentate lineari alte circa 4 mm e assottigliantesi verso la periferia a mo' di ali. L'esame dermoscopico mostra iperpigmentazione focale nell'area centrale tondeggiante e una struttura fascicolata nelle ali periferiche, simile a quella che abbiamo descritto nello pseudomelanoma fascicolato, che appare su cicatrici di asportazione di nevi congeniti. In questo caso però la documentazione fotografica prima che insorgesse il nevo eruttivo esclude la presenza di un nevo melanocitario preesistente. Ipotizziamo pertanto che la flogosi violenta conseguente all'acne cistica abbia determinato la nascita "ex novo" di un nevo, alla pari di quanto succede nelle dermatosi bollose come l'epidermolisi bollosa; il nevo avrebbe assunto questa particolare disposizione lineare per essere insorto nel contesto di un tessuto cicatriziale, come succede allo pseudomelanoma su cheloidi o su cicatrici da asportazione di nevi.