Steroidogenesi surrenalica e ghiandole sebacee.
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Come citare
Abstract
Come a tutti noto, la parte corticale della ghiandola si suddivide in tre aree o zone e ognuna di queste zone produce un differente ormone steroideo con una sua distinta funzione: la zona glomerulosa produce soprattutto aldosterone e altri mineralcorticoidi, la zona fascicolata produce cortisone e altri glicocorticoidi e infine la zona reticolare produce testosterone, estrogeni e altri ormoni sessuali. La fisiologia e la patofisiologia della corteccia surrenalica è legata ai particolari enzimi espressi nelle diverse zone; ma durante la vita fetale non esiste una precisa compartimentalizzazione della funzione surrenalica e soltanto verso la fine del secondo semestre di vita quella che noi chiamiamo corteccia surrenalica adulta occupa la maggior parte della ghiandola. Il corticosurrene nell'uomo e in altri primati è in continua evoluzione per tutta la vita, da quella fetale a quella dell'adulto anziano. L'uomo e altri primati sono gli unici ad avere un tessuto corticosurrenalico fetale diverso da quello dell'adulto e una zona reticolare (ZR) con cellule corticosurrenaliche deputate alla sintesi di androgeni corticosurrenalici. La ZR dell'uomo e dei primati e il corticosurrene fetale (CF) producono lo stesso steroide, deidroepiandrosterone solfato (DHEAS). In queste specie il CF fornisce DHEAS alla placenta permettendole di produrre estrogeni, necessari per il mantenimento della gravidanza. La necessità di questa unità placento-fetale viene meno alla nascita e quindi il CF scompare rapidamente attraverso fenomeni
microemorragici. I livelli di DHEAS cadono rapidamente dopo la nascita per riapparire in quantità apprezzabili al momento dell'adrenarche, aumentare significativamente durante la
puberttà e poi iniziare a calare dopo i 40 anni fino a diventare quasi indosabili nell'età più avanzata. La ghiandola sebacea dipende per le sue funzioni da un adrenarche normale e da
livelli normali di androgeni corticosurrenalici; gli androgeni testicolari e ovarici, pur contribuendo alla funzione della ghiandola sebacea, non sono in grado di ovviare alla mancanza di androgeni corticosurrenalici per ragioni non del tutto chiare.