Utilità della dermoscopia nella diagnosi di lichen ruber planus.
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Come citare
Abstract
Caso clinico. Giunge all'osservazione un giovane di 21 anni che da tre mesi presenta tre lesioni cutanee circoscritte. La lesione più caratteristica in sede vertebrale toracica (Fig. 4 e riquadro giallo) è stata preceduta da leggero prurito e data da tre mesi. L'esame obiettivo mostra una placca grossolanamente lineare di colorito brunastro, lunga 2 cm e larga 2-4 mm, a contorno irregolare. Le altre due lesioni, in sede scapolare sinistra (Fig. 4 e riquadro bianco) e deltoidea sinistra (Fig. 5 e riquadro verde) sono papule tondeggianti di 5 e 3 mm di diametro rispettivamente, di colorito brunastro, con caratteristiche quindi simili alla lesione lineare, ma di forma diversa. La presenza di una pigmentazione brunastra ci spinge a guardare dermoscopicamente le lesioni. Tutte tre hanno degli aspetti dermoscopici sovrapponibili (Fig 1, 2, 3), cioè aree biancastre tondeggianti circondate da pigmentazioni lineari brunastre sottili regolarmente distribuite a raggiera. Si pratica una biopsia con punzone dalla lesione lineare che evidenzia nell'epidermide ipergranulosi e degenerazione del basale e nel derma superficiale un infiltrato linfocitario disposto a banda. I dati dermoscopici e istologici portano alla diagnosi finale di lichen ruber planus.