Un metodo (PRISM) per misurare la qualità di vita in bambini con malattie cutanee.
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Come citare
Abstract
Premesse. Le alterazioni della qualità di vita (QdV) sono sempre più frequentemente utilizzate per misurare l'impatto di una dermatosi. Tale misurazione è più difficile in dermatologia pediatrica perché lo sviluppo cognitivo del bambino dipende dalla sua età. Mentre la QdV viene di solito misurata con questionari, un metodo non verbale di misurazione potrebbe avere particolare importanza nel bambino.
Scopi. Valutare PRISM (Pictorial Representation of Illness and Self Measure) come misurazione non verbale della QdV in bambini con malattie cutanee, compararlo con CDLQI (Children's Dermatology Life Quality Index) e studiare la possibile influenza del grado di sviluppo cognitivo dipendente dall'età sull'autovalutazione della QdV nel bambino.
Materiali e metodi. A 43 bambini di entrambi i sessi, di età compresa tra 5 e 16 anni, cui è stata diagnosticata una malattia cutanea, si chiede di rispondere sia a PRISM che a CDLQI. Criteri di esclusione dallo studio sono ritardo mentale, non perfetta conoscenza della lingua danese ed eccessiva timidezza.
Risultati. Si dimostra l'esistenza di una differenza significativa (p < 0,001) tra PRISM e CDLQI, la cui correlazione risulta modesta (r = 0,105); migliore è la correlazione nei bambini più grandi. I bambini impiegano meno tempo a finire PRISM rispetto a CDLQI, ma la
maggior parte dei bambini preferisce CDLQI a PRISM.
Discussione. L'impiego di PRISM per misurare la QdV nel bambino non correla in modo ottimale con il CDLQI basato su questionario. Ogni metodo può essere influenzato negativamente dallo sviluppo cognitivo del bambino. Si ritiene che il metodo PRISM sia troppo
astratto per i bambini, ma ugualmente astratti possono essere i concetti usati nel CDLQI.
Questo studio pilota sottolinea il bisogno di una misurazione affidabile della QdV nella popolazione pediatrica.