Nevo melanocitario congenito. Segni clinici e dermoscopici di malignità.

Come citare

Milano A., Bonifazi E. 2012. Nevo melanocitario congenito. Segni clinici e dermoscopici di malignità. Eur. J. Pediat. Dermatol. 22 (2):135-43.

Autori

Milano A. Bonifazi E.
pp. 135-43

Abstract

Il melanoma prepubertario ha un'incidenza di 0,8 per milione. Il nevo melanocitario congenito (NMC) è il più frequente fattore predisponente al melanoma prepubertario nei casi in cui è evidenziabile una predisposizione. I criteri clinici e dermoscopici che fanno sospettare la degenerazione di un nevo melanocitario nell'adulto sono meno validi per il NMC per la sua frequente variabilità clinica e dermoscopica nel tempo. In questo studio prospettico sono entrati 520 bambini con NMC giunti consecutivamente alla nostra osservazione, 274 femmine e 246 maschi, di età inferiore a 13 anni – età media di 4,2 anni –. Nel periodo compreso tra giugno 2005 e ottobre 2011 questi bambini sono stati monitorati clinicamente e dermoscopicamente. In questa popolazione abbiamo riscontrato una melanosi intracranica a esito fatale, ma nessun melanoma cutaneo. I dati di questa casistica suggeriscono che 1) i lattanti con NMC multipli (più di 3) con diametro superiore a 3 cm e distribuiti a caso su tutto l'ambito cutaneo e quelli con NMC gigante devono essere indagati per possibile melanosi leptomeningea; 2) i genitori devono imparare ad accarezzare i NMC per cogliere l'eventuale insorgenza di noduli, che, soprattutto se di consistenza dura, devono essere bioptizzati nel sospetto di un melanoma partito dalla componente dermica del NMC; 3) non è disponibile al momento in letteratura, e l'attuale casistica lo conferma, un altro criterio clinico o un criterio dermoscopico utilizzabile per la diagnosi precoce di trasformazione maligna.

Parole chiave

Melanoma, Melanosi leptomeningea, Prepubertario, dermoscopia