Cisti del rafe mediano: variante classica e canalicolare, due facce della stessa malattia.

Come citare

Phiske M.M., Avhad G., Aher S., Jerajani H.R. 2012. Cisti del rafe mediano: variante classica e canalicolare, due facce della stessa malattia. Eur. J. Pediat. Dermatol. 22 (2):144-7.

Autori

Phiske M.M. Avhad G. Aher S. Jerajani H.R.
pp. 144-7

Abstract

La cisti del rafe mediano è una rara, asintomatica alterazione congenita di sviluppo a livello della linea mediana; può essere presente dalla nascita ma può passare inosservata fino all'età adulta. Si presenta come un nodulo solitario, mobile, traslucido o come una cisti bluastra o come un cordone indurato localizzato ventralmente in qualsiasi punto della linea che unisce il meato uretrale all'ano, ma di solito in prossimità del glande. Può andare incontro a traumi o a infezioni dando origine a noduli suppuranti, dolenti. Deve essere differenziato dal cistadenoma apocrino, che istologicamente è caratterizzato da un epitelio delimitante con cellule basali cuboidali e cellule mioepiteliali, oltre che dalla positività della colorazione immunoistochimica per la globulina 1 del grasso del latte umano. La cisti del rafe mediano può eccezionalmente manifestarsi con una struttura cordoniforme nella stessa sede. In entrambi i casi il trattamento di elezione è chirurgico, anche se è stata descritta una risoluzione spontanea. Si descrivono due casi di cisti del rafe mediano, una forma classica e una variante canalicolare, che rappresentano due aspetti della stessa malattia.

Parole chiave

Cisti del rafe mediano, Globulina 1 del grasso del latte umano, Variante canalicolare