Dermatite allergica da contatto a eccipienti del propranololo topico.

Come citare

Foti C., Bonifazi E. 2014. Dermatite allergica da contatto a eccipienti del propranololo topico. Eur. J. Pediat. Dermatol. 24 (2):122-3.

Autori

Foti C. Bonifazi E.
pp. 122-3

Abstract

Una bambina di 3 mesi inizia propranololo per os al dosaggio di 2 mg/kg die per un emangioma perioculare (Fig. 1). L'emangioma migliora del 60% (Fig. 2) e dopo 9 mesi la terapia viene sospesa. All'età di 2 anni la componente superficiale è ancora evidente (Fig. 3) per cui si inizia propranololo topico all'1%, due volte al giorno. Dopo 2 mesi di terapia la madre ci telefona allarmata perché l'emangioma si è improvvisamente arrossato, gonfiato e coperto di squame. Consigliamo di sospendere il propranololo e di applicare uno steroide topico. Quando vediamo la bambina dopo 2 giorni l'emangioma è ancora rosso e gonfio (Fig. 4). La bambina non ha precedenti atopici ma per essere certi del ruolo della crema suggeriamo di applicare il propranololo topico sul polso sinistro dove dopo 2 giorni compaiono papulo-vescicole (Fig. 5), mentre l'emangioma ritorna allo "status quo antea" (Fig. 6). Dopo 1 mese i test epicutanei sono negativi per timololo, propranololo in acqua e in vaselina, ma positivi per la crema usata dalla bambina che contiene elfakos, cetamacrogol, cetearil alcool, glicerina, olio di mandorle. Si conclude per dermatite allergica da contatto a eccipienti, si programmano test epicutanei per i singoli componenti e si continua il propranololo in vaselina, senza che questo provochi alcun problema alla bambina.

Parole chiave

Dermatite allergica da contatto, eccipienti, Propranololo topico