https://it.ejpd.com/index.php/journal/issue/feedEuropean Journal of Pediatric Dermatology2025-07-21T20:40:57+00:00Ernesto Bonifazie.bonifazi@ejpd.comOpen Journal Systems<p>European Journal of Pediatric Dermatology inizia le pubblicazioni nel 1991 come diretto discendente del Bollettino di Dermatologia Pediatrica, pubblicato per la prima volta nel 1982.<br />European Journal of Pediatric Dermatology è il giornale "post-graduate" dell'European Society for Pediatric Dermatology (<a href="http://www.espd.info/" target="_blank" rel="noopener">ESPD</a>).<br />European Journal of Pediatric Dermatology pubblica lavori originali riguardanti le malattie cutanee del bambino. <br />In questo sito, oltre ai numeri e agli articoli della rivista in lingua italiana, sono disponibili contenuti aggiuntivi sulla dermatologia pediatrica.</p>https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2117 Indice vol. 35, n. 3, 20252025-07-17T20:36:08+00:00STAFF STAFFtobedefined@tbd.com<p>none</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2116European Journal of Pediatric Dermatology, numero 3, vol. 35, 20252025-07-17T20:31:21+00:00STAFF STAFFtobedefined@tbd.com<p>none</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2118Ruolo dei peptidi antimicrobici e delle catelicidine nella riparazione della barriera cutanea e nella gestione della dermatite atopica: sfide e prospettive.2025-07-17T20:41:16+00:00D.A. Abdullaevadiora.sharipova@mail.ruA.M. Mannanovtobedefined@tbd.com<p><em>Contesto</em>. La dermatite atopica (DA) è una patologia cutanea infiammatoria cronica e complessa, caratterizzata da una compromissione della funzione barriera e da una disfunzione del sistema immunitario (1). Evidenze sempre più numerose indicano il ruolo cruciale dei peptidi antimicrobici (AMP), in particolare delle catelicidine come LL-37, nel mantenimento dell’integrità cutanea, nella modulazione della risposta immunitaria e nella difesa contro le infezioni microbiche. Una carenza di AMP è associata a una maggiore suscettibilità alle infezioni e a un’infiammazione cronica, contribuendo così alla gravità della malattia (2).<br><em>Obiettivi</em>. Questa revisione si propone di sintetizzare le conoscenze attuali sulle funzioni biologiche delle catelicidine nella fisiologia della cute, valutare le sfide nello sviluppo di terapie basate su catelicidine e proporre direzioni future per favorire la loro applicazione clinica in ambito dermatologico.<br><em>Metodi</em>. È stata condotta un’analisi approfondita della letteratura, con particolare attenzione alla struttura delle catelicidine, ai meccanismi d’azione, alle proprietà antimicrobiche e immunomodulatorie, alle difficoltà legate alla produzione e alla somministrazione e ai meccanismi di resistenza. Sono stati inoltre esaminati i risultati recenti degli studi clinici su terapie basate su catelicidine e le strategie per superare le loro limitazioni.<br><em>Risultati</em>. Le catelicidine esercitano molteplici effetti benefici, tra cui attività antimicrobica, regolazione immunitaria e promozione della guarigione delle ferite. Tuttavia, la loro applicazione clinica è ostacolata da diversi fattori: degradazione proteolitica, elevati costi di produzione, problemi di formulazione, resistenza microbica e potenziali rischi per la salute, come effetti pro-infiammatori e tumorigeni. Innovazioni quali l’ingegnerizzazione peptidica, l’uso di sistemi di rilascio protettivi, la produzione ricombinante in piante e microrganismi, e strategie per l’induzione endogena (es. supplementazione con vitamina D) mostrano un potenziale promettente per superare questi ostacoli.<br><em>Conclusioni</em>. Le catelicidine possiedono un notevole potenziale terapeutico per il trattamento della dermatite atopica e di altre patologie dermatologiche, grazie alla loro duplice azione antimicrobica e di riparazione della barriera cutanea. Per realizzare appieno questo potenziale, sarà necessario integrare i progressi nel design peptidico, nella scienza delle formulazioni e nelle biotecnologie. Una strategia multidisciplinare sarà fondamentale per utilizzare le catelicidine in trattamenti sicuri, efficaci e clinicamente applicabili.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2119Nevo sebaceo: studio retrospettivo di 104 casi.2025-07-17T20:50:56+00:00I. Mazedaines.mazeda@gmail.comJ. Alvarengatobedefined@tbd.comS. Machadotobedefined@tbd.com<p>Il nevo sebaceo (NS) è un amartoma congenito solitamente diagnosticato alla nascita e tipicamente benigno. Questo studio retrospettivo ventennale ha analizzato 104 casi pediatrici per valutare l’evoluzione clinica, i reperti istopatologici e le strategie terapeutiche. La maggior parte delle lesioni era stabile e localizzata al cuoio capelluto, con un solo caso di trasformazione neoplastica benigna. L’intervento chirurgico è stato eseguito in casi selezionati a causa della progressione o di problematiche estetiche, mentre oltre la metà dei pazienti è stata gestita in modo conservativo. Questi risultati sottolineano il basso rischio di malignità in età infantile del NS e suggeriscono un approccio cauto e individualizzato, riservando il trattamento alle lesioni in evoluzione o sintomatiche.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2120Mastocitosi vulvare. Caso clinico e revisione della letteratura.2025-07-17T20:55:45+00:00J. Flórez Peñajflorez@fucsalud.edu.coL. Vargastobedefined@tbd.comB. Rodríguez-Lechtigtobedefined@tbd.comK. Pinzóntobedefined@tbd.comN. Péreztobedefined@tbd.comM. Torres-Pradillatobedefined@tbd.com<p>Si descrive il caso di una bambina di 11 anni con una storia di tumefazione pruriginosa ricorrente del labbro vulvare destro, progredita nell’arco di 18 mesi. La diagnosi di mastocitosi è stata confermata mediante analisi immunoistochimica, che ha mostrato la positività dei marcatori CD117 e CD68 nelle cellule. Finora, sono stati segnalati solo dodici casi di mastocitosi vulvare, che interessavano prevalentemente le grandi labbra. L’età media alla diagnosi è di 10,5 anni, con un ritardo notevole tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi, a sottolineare l’importanza di sospettare una mastocitosi in presenza di noduli vulvari.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2121Cisti muco-cutanee nel neonato.2025-07-17T21:03:10+00:00Vijay Vtobedefined@tbd.comSingh Yogindhertobedefined@tbd.comSelvam Oviyatobedefined@tbd.comSenthilkumaran Rtobedefined@tbd.comDinesh Itobedefined@tbd.comPrasanna Aravindtobedefined@tbd.comKarunanandhan Manobalanmanobalankaruna@gmail.com<p>Le lesioni cistiche mucocutanee nei neonati sono reperti frequenti e benigni che spesso destano preoccupazione ingiustificata a causa delle loro sedi insolite. Questa serie di casi evidenzia quattro presentazioni distinte: milia congeniti, perle di Epstein (orali e peniene), noduli di Bohn e pseudocisti di smegma, sottolineandone le caratteristiche cliniche e dermoscopiche. La conoscenza di queste lesioni fisiologiche è fondamentale per evitare diagnosi errate, rassicurare i genitori e prevenire interventi non necessari.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2122Iperpigmentazione diffusa nel bambino: descrizione di tre casi e revisione della letteratura.2025-07-17T21:17:22+00:00S. Ballaltobedefined@tbd.comJ.P. Prathibhatobedefined@tbd.comV.E. Sequeiranicholesequeira@gmail.comM. Augustinetobedefined@tbd.comR.N. Poornimatobedefined@tbd.com<p>L’iperpigmentazione diffusa nella popolazione pediatrica è una condizione rara legata a cause diverse. Presentiamo tre casi di iperpigmentazione diffusa nei neonati, ciascuno con una diagnosi di base diversa: insufficienza surrenalica primitiva, deficit familiare di glucocorticoidi ed emocromatosi neonatale. Tutte e tre le entità presentavano iperpigmentazione diffusa nel periodo neonatale-infantile, insieme a caratteristiche sistemiche e parametri di laboratorio anomali. Una diagnosi precoce e un trattamento appropriato sono cruciali per queste condizioni, che possono avere conseguenze significative sulla salute.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2123Sindrome H con malformazione di Arnold-Chiari dovuta a una nuova mutazione del gene SLC29A3.2025-07-17T21:23:37+00:00A.S. Narulatobedefined@tbd.comF. Khantobedefined@tbd.comS. Mukhopadhyaytobedefined@tbd.comA. Bhandariadhyatm.bhandari@gmail.com<p class="p1">La sindrome H è una genodermatosi autosomica recessiva causata da mutazioni bialleliche nel gene <em>SLC29A3</em>. Viene descritto un raro caso di sindrome H in una bambina di 11 anni, che presentava caratteristiche placche iperpigmentate e ipertricotiche, deformità scheletriche, ipoacusia neurosensoriale e coinvolgimento multiorgano. In particolare, la risonanza magnetica ha rivelato la malformazione di Arnold-Chiari, un’associazione precedentemente non segnalata. I reperti istologici di collagenizzazione dermica con infiltrato istiocitario CD68 positivo e la nuova mutazione omozigote nel gene <em>SLC29A3</em> nel sequenziamento dell’intero esoma hanno confermato la diagnosi.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2124Sindrome di Griscelli: una rara causa di ipopigmentazione dei capelli e della cute.2025-07-17T21:30:20+00:00R. Maheshwaritobedefined@tbd.comM. Phiskephiskemeghana@gmail.comB. Naiktobedefined@tbd.comS. Someshwartobedefined@tbd.com<p class="p1">La sindrome di Griscelli (GS) è un raro disordine autosomico recessivo (circa 150 casi descritti in letteratura) che comporta un imbianchimento della pelle e dei capelli, con presenza di grandi agglomerati di pigmento nel fusto del capello. Se ne distinguono tre tipi: il tipo 1 associato a problemi neurologici, il tipo 2 a deficit immunitario e il tipo 3 con esclusivo interessamento cutaneo. Dei tre sottotipi della sindrome, i tipi 1 e 3 sono rari, con solo 27 casi di GS tipo 3 descritti. La prognosi di ciascun tipo varia a seconda della presenza di manifestazioni neurologiche (tipo 1) o immunologiche (tipo 2). Un bambino di 7 anni, nato da genitori non consanguinei, si è presentato per la valutazione di macule e chiazze ipopigmentate multiple su tronco, estremità e volto, presenti dalla nascita, con capelli chiari soltanto nell’area frontale e neri altrove, anch’essi fin dalla nascita. La diagnosi finale di sindrome di Griscelli tipo 3 è stata posta sulla base dei reperti clinici e tricologici e di un esame sistemico normale. L’eccezionalità dell’attuale caso è rappresentata dall’assenza di consanguineità dei genitori, condizione riportata in soli due casi precedenti in India.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2125Papillomatosi confluente e reticolata associata a sindrome PFAPA.2025-07-17T21:36:17+00:00O. Ahmedtobedefined@tbd.comH. Mehmoodtobedefined@tbd.comD. Torchiadaniele.torchia@gmail.com<p class="p1">La papillomatosi confluente e reticolata (PCR), detta anche sindrome di Gougerot-Carteaud, è una dermatosi molto rara a eziopatogenesi ancora incerta, caratterizzata da papule e placche asintomatiche e iperpigmentate che colpiscono più frequentemente la parte superiore del tronco, le ascelle e il collo. Se ne presenta un caso clinico in una ragazza di 14 anni, in cui le manifestazioni cutanee della PCR sono associate a sindrome da febbre periodica, stomatite aftosa, faringite e adenite (PFAPA)<span class="s1">.</span></p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2126Ectima gangrenoso in bambino con leucemia mieloide acuta.2025-07-17T21:40:42+00:00Axelia Presstisa Giftatobedefined@tbd.comPutra Nanda Daivatobedefined@tbd.comIndranarum Trisiswatitris.indranarum@gmail.comWidia Yuritobedefined@tbd.comSawitritobedefined@tbd.com<p class="p1">L’ectima gangrenoso (EG) è un’infezione cutanea rara ma potenzialmente letale, causata più frequentemente da <em>Pseudomonas aeruginosa</em>. Colpisce tipicamente pazienti immunodepressi, in particolare quelli con neoplasie ematologiche e neutropenia. Segnaliamo un caso di EG in un bambino di 4 anni affetto da leucemia mieloide acuta, che ha sviluppato molteplici lesioni cutanee necrotiche durante il ricovero per neutropenia febbrile. Questo caso evidenzia l’importanza del riconoscimento precoce e della gestione aggressiva dell’EG nei pazienti pediatrici immunodepressi, che presentano lesioni cutanee necrotiche in rapida evoluzione.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2127Dai capelli al cuore: come sospettare la sindrome di Carvajal nel bambino.2025-07-17T21:47:55+00:00R.H. Sreenivasamurthytobedefined@tbd.comP. Mehtaprishamehta2@gmail.comN. Doddaiahtobedefined@tbd.comV. Vunnamtobedefined@tbd.com<p class="p1">La sindrome di Carvajal è una malattia autosomica recessiva dovuta a un difetto del gene della desmoplachina; è caratterizzata da capelli lanosi, cheratodermia palmo-plantare striata e cardiomiopatia ventricolare sinistra. Mentre le caratteristiche dei capelli e della pelle si sviluppano durante l’infanzia, i sintomi cardiaci non si presentano fino all’adolescenza. Si descrive il caso clinico di un bambino di 3 anni che si è presentato lamentando tosse, febbre, vomito e feci molli, difficoltà respiratoria e tachicardia. Gli esami hanno rivelato cardiomiopatia aritmogena e miocardite virale acuta. La presenza di capelli lanosi e cheratodermia palmo-plantare hanno fatto sospettare una sindrome cardio-cutanea. I test genetici hanno evidenziato una mutazione del gene della desmoplachina, portando alla diagnosi di sindrome di Carvajal.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2128Lichen plano-pilaris nel bambino: due casi clinici.2025-07-17T21:55:14+00:00B. Rodríguez-Lechtigebrodriguezl@unbosque.edu.coM.N. Estradatobedefined@tbd.comM.F. Bocanegratobedefined@tbd.comM.A. Ocampotobedefine@tbd.comB.F. Sáncheztobedefined@tbd.comA. Mottatobedefined@tbd.com<p class="p1">Il lichen planopilare (LPP) è una causa rara di alopecia cicatriziale primaria nei bambini, spesso sottostimata a causa della sua rarità in questa fascia d’età. Segnaliamo due casi di LPP in pazienti maschi di età inferiore ai 10 anni, entrambi con alopecia cicatriziale del vertice, eritema perifollicolare e assenza di osti follicolari alla tricoscopia. In entrambi i casi, il LPP è stato diagnosticato e trattato con corticosteroidi topici. Basandoci su questi casi e sulla letteratura disponibile, proponiamo un algoritmo diagnostico pratico per aiutare i medici nell’identificazione precoce del LPP pediatrico. Questo strumento può facilitare una diagnosi accurata, aiutare a differenziare il LPP da altre cause di alopecia in chiazze e consentire un trattamento tempestivo per prevenire la caduta irreversibile dei capelli.<span class="Apple-converted-space"> </span></p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2129Melanoma spitzoide metastatico in bambina di 6 anni.2025-07-17T22:02:12+00:00P. Rojas Angaritatobedefined@tbd.comS. Leal Reinatobedefined@tbd.comB. Rodríguez-Lechtigebrodriguezl@unbosque.edu.coX. Rueda Cadenatobedefined@tbd.com<p class="p1">Il melanoma spitzoide è una neoplasia melanocitica estremamente rara nell’infanzia, difficile da distinguere clinicamente e istopatologicamente da altre lesioni spitzoidi. Presentiamo il caso di una bambina di 6 anni con diagnosi di melanoma spitzoide infantile da mutazione BRAF V600E, metastatico ai linfonodi regionali. La paziente è stata trattata con pembrolizumab e crioterapia locale a scopo palliativo. La successiva progressione della malattia ha reso necessario l’inizio di una terapia mirata di salvataggio. La bambina è tuttora in follow-up multidisciplinare, ha tollerato bene i trattamenti e non ha presentato progressione viscerale fino a oggi. Questo caso evidenzia la complessità diagnostica dei tumori melanocitici spitzoidi in età pediatrica e sottolinea l’importanza di integrare dati istologici e molecolari per orientare le decisioni terapeutiche.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2130Residuo del dotto onfalomesenterico in un bambino con neurofibromatosi di tipo 1.2025-07-17T22:07:23+00:00E. Morrisonemilymorrison@doctors.org.ukL. Forsythtobedefined@tbd.comK. Ngantobedefined@tbd.com<p class="p1">Il dotto onfalomesenterico o dotto vitellino è una connessione embriologica tra il sacco vitellino e l’intestino medio primitivo nel feto in via di sviluppo. Il dotto si riassorbe solitamente tra la 7a e la 10a settimana di gestazione, poiché la placenta sostituisce il sacco vitellino come fonte primaria di nutrimento fetale. Se il riassorbimento è incompleto, possono verificarsi diverse anomalie congenite a seconda del grado di pervietà residua del dotto.<br>Presentiamo il caso di un bambino di 6 anni con una storia familiare di neurofibromatosi di tipo 1 che presentava macchie color caffè-latte e un nodulo ombelicale, la cui istologia ha confermato un residuo del dotto onfalomesenterico. Non esiste alcuna associazione nota tra neurofibromatosi di tipo 1 e residui del dotto onfalomesenterico, ma vengono discussi l'indagine e la gestione di queste lesioni.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2131Porpora di Schamberg in bambina di 11 anni.2025-07-17T22:18:36+00:00K. Jaatarkjaatar@gmail.comM. Aboudouribtobedefined@tbd.comL. Bendaoudtobedefined@tbd.comS. Amaltobedefined@tbd.comO. Hocartobedefined@tbd.com<p class="p1">La malattia di Schamberg rappresenta il tipo più frequente di dermatosi purpurica e pigmentaria, un’eruzione cutanea cronica e benigna caratterizzata da petecchie, porpora e macchie iperpigmentate marroni, rosse o gialle (<span class="s1">1</span>, <span class="s1">2</span>). Sebbene possa colpire individui di qualsiasi età, è più frequente negli uomini di mezza età e anziani, ma rara nei bambini (<span class="s1">3</span>).<br>L’attuale caso di dermatite purpurica e pigmentaria di Schamberg è stato presentato per la sua rarità nel bambino.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2132Lichen spinulosus in paziente con malattia di Wilson.2025-07-17T22:26:27+00:00G. Okangokhanokan@hotmail.comP. Vuraltobedefined@tbd.comC. Demirkesentobedefined@tbd.com<p class="p1"><span class="s1">Il lichen spinulosus (LS) è una dermatosi rara che si osserva principalmente nei bambini e nei giovani adulti ed è caratterizzata da papule follicolocentriche rotonde o ovali, color pelle, sulla superficie estensoria degli arti e del torace.<br></span>L’attuale caso è stato presentato per informare il dermatologo e il pediatra sul possibile legame tra malattia di Wilson e lichen spinulosus.</p> <p class="p1"><span class="s1"> </span></p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://it.ejpd.com/index.php/journal/article/view/2133Orticaria-angioedema complicata da intussuscezione.2025-07-17T22:31:16+00:00Kumar Kalenahalli Jagadishjagdishmandya@gmail.comChowdary Bellam Manvitobedefined@tbd.comChandrashekar Sudhamshu Kalasapuratobedefined@tbd.comGopalkrishna Manjunath Vaddambaltobedefined@tbd.com<p>Presentiamo il caso di un angioedema istaminergico mediato da mastociti in un ragazzo di 14 anni che presentava orticaria, vampate di calore, prurito generalizzato e broncospasmo, sviluppando successivamente sintomi gastrointestinali significativi con intussuscezione. Il ragazzo presentava un'intussuscezione transitoria intermittente, confermata dall'ecografia, e rispondeva alla riduzione pneumatica.</p>2025-07-21T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025